Roma tappezzata di manifesti
Roma tappezzata di manifesti di auguri per Claudio Baglioni, il regalo di compleanno dei suoi fans
Ci si incontra in tanti, ma mai così tanto come quando un incontro è piuttosto un comporsi, come un incastro giusto, un valore, come quando ci si ‘esprime’ e ci si accorge in realtà di ‘comunicare’ quando chi ascolta ‘segue’, e nel senso più complice del ‘seguire’ reagisce alla perfezione, con la giusta ‘risposta’, quella che si sa dare solo sulla base della vera sintonia. I presupposti del grande amore. E ci si sceglie.
Come rime di uno stesso componimento, Claudio Baglioni ed il suo pubblico non smettono di palleggiarsi stupore. Lui con il suo inconfondibile poetare di sempre come sempre nuovo, e non in ultimo con ‘Con Voi’, il suo pezzo interamente dedicato ai suoi fans; loro, che non potevano essere fans se non ‘suoi’, come se quel pronome possessivo raccontasse un’elitaria appartenenza, somiglianza, con un gesto spettacolare degno degli spettacoli del loro cantante: per il sessantatreesimo compleanno del cantautore romano il ‘suo pubblico’ gli ha regalato una Roma tappezzata di manifesti di auguri personalissimi.
IL ‘REGALO’ – L’idea, nata e concretizzata dal fedelissimo gruppo di clabber, arriva come degna della scorsa: il ‘volo di auguri’, un sorprendente aereo che il 16 maggio del 2012 ha pilotato nel cielo di Roma, sorvolando l’attico dove vive il cantautore, un “epocale” striscione di buon compleanno.
Circa 280 le persone che hanno partecipato, autonomamente, a questa sorpresa, coordinate da doremifasol.org, sito interamente dedicato al mondo di Claudio Baglioni, tutte mosse dal comune sentimento verso il poeta della loro anima; ‘menti e bracci’ del gruppo hanno reperito le informazioni necessarie, fatto realizzare la parte materiale, grafica, dell’idea, chiesto ed ottenuto l’autorizzazione dal Comune per l’affissione dei manifesti in svariate zone della città (Pinciana, Cernaia, Boncompagni, Panama, Salaria, Liegi, Parioli, Cassia, Flaminia, Mancini, Vigna Stelluti, Tiziano, Flaminia, V.le Vignola, L.te Della Marina, Villa Giulia, BelleArti), e rimarranno esposti per una decina di giorni, ed ‘infine’ si sono preparati ‘all’inizio’: la festa, un giorno intero di ‘botta e risposta’ tra loro ed il loro idolo, come figli della stessa sostanza creativa che adorano e donano.
IL ‘BOTTA E RISPOSTA’ – Dalla mattina la schiera di fans ha atteso l’arrivo di Baglioni dandosi appuntamento presso uno dei manifesti di auguri in piazza Don Minzoni, ad angolo di viale Bruno Buozzi , il cantante è stato attirato sul posto grazie a dei suoi collaboratori in accordo con i fans, e lì accolto da un fragoroso applauso che ha soffermato traffico e passanti. Dopo qualche ora un nuovo momento ha riunito Baglioni ed il suo pubblico, loro hanno atteso il suo ritorno a casa per “rubargli” ancora sguardi e mani. Nel tardo pomeriggio il cantautore romano si è affacciato dall’attico in cui vive ed ha lanciato un immenso bacio ai fans in attesa giù in strada a “tirare tardi per non fermare un’allegria”, che a loro volta hanno ‘risposto’ a quel gesto d’amore ordinando un fascio di 63 rose con un biglietto il cui “ps” era un invito a scender giù. Ad attenderlo, nell’atrio del suo condominio, una bottiglia di champagne, una marea di parole di auguri e di emozionato affetto reciproco, il tutto reso ancora più intenso dal doveroso silenzio data l’ora tarda.
Ma “se c’è un fine in questo viaggio non c’è fine mai”, così la memorabile giornata è stata impressa nel diario dei ricordi di ognuno, ma come chi crede di sorprendere e poi viene sorpreso, i fans hanno scoperto che in realtà quella giornata era stata ‘firmata’ dal cantante che, “sballato di poesia”, su facebook aveva già, prima del brindisi, dedicato quello che di più caro ed intimo ha chi come lui vive l’amore attraverso la scrittura, le parole di dentro: “in italiano esistono pochissime alternative alla parola ‘grazie’. Per questo non saprei, oltre a ripeterla ossessivamente, come far meglio per raccontare la mia meraviglia, per dire della mia emozione, per confessare anche un segno di imbarazzo, per denunciare un po’ di senso di colpa e d’inadeguatezza di fronte a così tanto affetto e attenzione verso di me, in questo giorno di compleanno. A tutte quelle persone, davvero tante, che, sotto casa con parole e mani e sorrisi o in altri posti del mondo con pensieri e cuori e messaggi, mi hanno dato un pezzo del loro tempo. Di quel tempo che danno via, pur non sapendo quanto gliene spetta in totale, con generosità, attesa e dedizione a uno che magari si ferma appena per una battuta. Di quel tempo così importante e prezioso che al giorno d’oggi si fa fatica a spartire con il tempo di chiunque altro. Di quel tempo che, per un po’, è diventato dono comune, in un’idea condivisa, in biglietti di regali e sguardi lunghi un istante. Il tempo suona imperterrito sempre la sua canzone e a noi non resta che accompagnarlo. Siamo i suoi orchestrali, i coristi e il più delle volte le persone del pubblico che assiste. Però continuiamo a dargli dentro, con il ritmo dei polsi e le battute di mano. Allora questa musica diventa anche nostra. E al momento dell’inchino per dire ‘grazie’ c’è solo ‘grazie’ ”.