Resoconti

La storia di Michela accanto a Claudio Baglioni

Carissimo Claudio, non è la prima volta che accolgo un invito a scrivere della mia storia con te ma ogni volta lo faccio con immenso piacere, perché ogni volta che posso raccontare la “nostra” storia è per me una gioia da condividere e gridare al mondo intero: è una occasione da non perdere che risveglia ogni volta un mare di ricordi lungo tutta una vita, che quando esplode non si riesce più a fermare e che sento la necessità di raccontarti come farei con un fratello quale ritengo tu sia per me.

Ebbene si, hai capito bene, TUTTA la mia vita perché io sono nata nel ’68, proprio quando tu cominciavi a cantare e fino a oggi sei stato e ancora sei, dopo oltre 50 anni, la mia colonna sonora. Ogni volta che sento le prime note di “E tu” la mia mente torna ai miei sei anni, quando giocavo con le Barbie, (quelle alle quali ancora non si piegavano le gambe) e mia sorella, quasi tua coetanea di pochi anni più giovane di te, ti ascoltava in continuazione; per questo, già dalla mia tenera età, sei stato un punto fermo. Ogni brano che hai scritto è un ricordo indelebile per me: la scuola, gli amici, le canzoni cantate a squarciagola sul pullman in gita, tutti i dischi conservati nel vecchio stereo di quei tempi insieme ai cd di oggi. Ti ho definitivamente scoperto e consacrato mio idolo con “Strada Facendo” a tredici anni e da quel tempo ho cominciato a collezionare i tuoi dischi e scoprire tutte le tue canzoni… È con “Ale – oò” che feci il mio ingresso alle scuole superiori ma il nodo cruciale della mia adolescenza è stato “La vita è adesso”: già ascoltare le prime note di un qualsiasi brano di quel disco mi mette i brividi ancora oggi e le parole non bastano a spiegare come improvvisamente tornino quei giorni, quando in quelle sere di giugno non veniva mai buio ed erano veramente “Notti di Note”. Non so se riesco a far capire con queste semplici parole il bene che ci hai fatto con la tua musica e che spero ci farai ancora per molto tempo ma questo è ed è bellissimo!

Da allora, per me, quella ragazzina che stava crescendo (e cercando) e che veniva ad ogni tuo concerto nel raggio di 100 km, sei diventato un appuntamento da non poter mancare: quanti ricordi con te Claudio! Sono venuta a Firenze tante volte, al Mandela e allo Stadio dove ci siamo anche perse con le mie amiche venendo al concerto ed incontrando un Walter Savelli “preoccupato” ad ogni semaforo perché avremmo voluto seguirlo per raggiungerti, oppure quando ti ho “registrato” con la mia videocamera mentre mi salutavi e solo dopo dall’emozione mi sono accorta che non l’avevo accesa…. Sono venuta a vederti incinta di sette mesi ma felicissima di esserci nel 2004. Ogni componente della mia famiglia passata e presente, sapeva e sa benissimo, che ovunque io mi trovi deve avvisarmi se tu compari in tv e così ancora oggi conservo decine di cassette, poi riversate sui dischetti, con tutti i suoi passaggi televisivi. Mia figlia, cullata e cresciuta con le tue canzoni, ora è una giovane donna, da piccola si stupiva di tutti i capelli che avevi sulla copertina di Avrai ed è venuta con me a più di un tuo concerto ed io sono fiera che ti ammiri così tanto mentre mio figlio più piccolo (toro come te e Giovanni) invece è un po’ geloso, sopratutto perché l’ho lasciato per un compleanno per venire al tuo raduno o ai tuoi concerti ma sotto sotto, pur essendo un ragazzino di 16 anni, ogni tanto lo sento canticchiare le tue canzoni ed anche di questo vado fiera. Vedi, sei proprio parte della mia vita e della mia famiglia, anche per tutti questi piccoli episodi forse apparentemente insignificanti…

Sei perfino diventato simpatico a mio marito che mi ha accompagnato ad un concerto a Ferragosto, quando nessuna delle mie amiche era presente in città per venire con me al tuo concerto di Piombino….

Successivamente all’avvento di Facebook poi le cose sono un po’ cambiate e da allora… ti seguo più che mai!

Ho trovato un gruppo di pazze come me che ti amano alla follia e allora, dato che i figli nel frattempo sono cresciuti, il mio raggio di “inseguimento” si è allargato e ti ho seguito anche molto più che a 100 km… Ischia, Verona, Sanremo, Roma: sono stati giorni bellissimi che in questo periodo difficile rimpiangiamo molto e non vediamo l’ora di rivivere… Ci siamo conosciuti di persona, abbiamo creato coreografie per te nella nostra città che è Livorno e che ti ama tanto, per farti felice e per farti capire quanto ti vogliamo bene. Ogni ricordo, “ogni piccolo grande ricordo” è per me, per noi, un momento indimenticabile che conserverò per sempre nella mia mente e nel mio cuore.

Ti aspetto presto Claudio, dall’ultima volta che ci siamo visti, ormai è passato quasi un anno e mezzo; dopo il tuo ultimo concerto di Firenze sono successe tante cose: in questo difficilissimo anno che sta per terminare, la pandemia ci ha impedito di rivederci a giugno ma una piccola grande luce di speranza è riposta nell’ uscita del tuo disco fra poco più di un mese e mi auguro che a giugno prossimo sia finalmente finito questo brutto tempo che ci ha diviso così tanto, e di poterti rivedere ancora tornando a saltare sulla vita insieme a te, un po’ più grigi ma per niente domi!!! Ne ho tantissimo bisogno io ma come me tutto il tuo pubblico e sono sicura che anche tu non vedi l’ora di tornare “fianco a fianco” con noi.

A presto Clà, ti voglio bene.

Michela, tua rimbaglionita livornese

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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