09/07/2016 Nota di Claudio Baglioni
Cristiana si è spenta l’8 luglio di un anno fa
a quarantacinque anni.
Da ieri c’è un premio giornalistico internazionale
a lei ispirato e dedicato dalle persone a lei care
al ricordo della sua vita di qui.
Cristiana è partita per un luogo sconosciuto
che sta da un’altra parte ma non lontano
per il quale troverà parole belle e innamorate
come quelle che ha saputo scrivere
per questo che è stato il suo posto.
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C’è un posto, per me, dove tutto appare diverso,
dove sono felice anche senza far niente,
dove i particolari sono sostanza,
dove mi incanto ed apprezzo tutto ciò che mi circonda.
C’è un luogo in cui quando atterro, assieme all’aereo,
scendono, incontrollate, le lacrime sul mio viso,
un luogo che mi riempie l’anima, che mi fa sentire viva
e che mi fa ringraziare Dio per tutti i doni della vita.
C’è un posto magico dove i colori hanno tinte diverse,
dove i sapori hanno un gusto unico,
dove mi sento veramente a casa.
È il mio angolo di paradiso, un rifugio sicuro,
un ponte d’approdo verso una dimensione migliore,
così come lo è stata, per anni, per tanti disperati che,
con le loro storie travagliate, non hanno turbato la pace
e la bellezza del posto, ma lo hanno arricchito
di umanità e di speranza.
C’è un posto per me che è un habitat naturale,
dal quale non mi separerei mai,
che amo con passione e, forse, ragione, che immagino
quando i pensieri tristi attraversano la mente
e che sogno ad occhi aperti quando ho bisogno di ritrovare forza.
C’è un posto dove è bello tutto ciò che gli appartiene:
la vita senza orari, senza appuntamenti, senza traffico e semafori,
la gente che ti saluta senza sapere chi sei,
il vestire e parlare senza convenevoli,
le barche che tornano in porto cariche di pesce,
i raggi dell’alba che iniziano a illuminare la mia caletta preferita
e a scaldare la mia anima, i tramonti e le stelle.
C’è un posto dove stenti a capire se il mare sia davvero mare
o sia piscina e che fotografi con le barche che sembrano sospese
per farlo credere a chi lo racconti.
C’è un posto dove quell’acqua hai voglia di berla e dove,
quando t’immergi, ti chiedi:
come potrò mai più bagnarmi in un mare che non sia questo?
C’è un posto dove hai voglia di arrivare presto
e l’ansia di volerlo lasciare tardi.
C’è un posto dove non sento la mancanza di nessuno,
ma che amo vivere in compagnia.
C’è un posto dove penso che tutto potrebbe accadermi
e che, seppure qualcosa di brutto accadesse,
direi grazie perché è successo lì.
C’è un posto dove ho gioito,
dove ho provato una delle più grandi emozioni della mia vita,
dove ogni volta fotografo con gli occhi i colori e i luoghi più belli,
come se fosse l’ultima possibilità che ho di vederli
o come chi ha la voglia di conservarle fino alla prossima volta.
Tutto questo, e tanto di più, è il mio posto nel mondo,
quel lembo di terra arida e calda che sa di Africa,
che ami e che odi senza vie di mezzo.
E che io, ogni volta che me ne separo,
penso a quanto tempo manca ancora
prima che possa tornarci.
Tutto questo ha un nome.
Per tutti si chiama Lampedusa.
Per me si chiama felicità.
Cristiana Matano – 17 aprile 2011
Belle parole che fanno desiderare di visitare quella terra posso dire che un giorno ci andrò anche se penso sia uno dei tanti segnapagina che un giorno non saprò perché sia stato messo lì
Grazie Claudio per averci fatto dono della grande sensibilità di Cristiana attraverso la bellezza delle sue parole e dei suoi pensieri che nella loro semplicità sanno commuovere.
Ci sono luoghi talmente belli che ci entrano nel cuore e che ad ogni ritorno ci riempiono l’anima di gioia.
Ora Cristiana riposa in un altro Paradiso, da lassù continuerà ad amare quel lembo di terra e quel mare che grazie a te stiamo imparando ad amare anche noi.
Un abbraccio!
Che meraviglia….sono felice, sono felicissima perché oggi so che un posto così pregiato esiste! Grazie per avere condiviso questi pensieri accrescendo la mia volonta di provare, grazie infinite!
8 luglio. Da sei anni per me è un giorno non di tristezza, ma di ricordo. Sei anni fa si è spento il mio papà. Da allora lo chiamo giorno “patapan” e ieri ho riascoltato come ogni anno la tua canzone di incomparabile bellezza, emozionante…..le lacrime tornano sempre, ma sono serena.
Anime dolci e sensibili…..sorrisi aperti e sinceri….
Hanno trovato un’altra isola….hanno compiuto il loro percorso e la loro energia ci abbraccia ogni giorno.
Le persone speciali fanno solo un passo in più accanto a noi…..solo pochi metri….nella stanza accanto….e lo vedono il mare, sai Cla’? Lo vedono sicuramente. Anche Cristiana.
Buonanotte tesoro.