Baglioni Notebook
11/07/2016 Nota di Claudio Baglioni
A volte ci fa un effetto straniante
guardare la foto di chi non c’è più.
Quasi come se quell’immagine lì
fosse frutto d’immaginazione.
Come un prodotto della fantasia.
Come se la coscienza
per patire di meno un’assenza
sapesse inventare dei dubbi
sul fatto che quella persona
sia proprio esistita davvero.
C’invade lo stesso sentore d’affetto
ma si calma il dolore e la perdita.
La pena si smussa gli spigoli
e il cuore ci rotola tondo
incontro a quella figura adorata.
Nelle cornici d’argento sul mobile
mamma e papà mi sorridono
con un’espressione contenta
che non muta mai.
Una sembianza è felice per sempre.
Non so come sia possibile ma, per un momento, ho pensato che fossi entrato in casa mia. Anche la mia mamma ed il mio papà stanno lì, in due cornici di argento su un mobile, e vivono da due foto in bianco e nero la vita mia e della mia famiglia. Non li vedo per giorni. Poi, all’improvviso, passo e li saluto con il cuore, la mente e l’anima. Non significa che non li pensi, nel frattempo. E’ che, purtroppo, ho fatto l’abitudine amara alla loro mancanza. Mio padre mi guarda con un mezzo sorriso sornione e con i suoi occhi scuri che sono anche i miei. Ero una ragazzina sedicenne quando se ne è andato ma ha continuato ad esserci in ogni momento bello e brutto. Mia mamma lo ha raggiunto una decina di anni fa, anche se una malattia di quelle che ti fa scivolare la vita da dosso negandoti i ricordi, mi aveva già reso da tempo a lei estranea. Ma ha fatto a tempo a vedermi adulta e con la mia vita già delineata ed a conoscere i nipoti anche senza riconoscerli. E quelle foto sono, anche per loro, i nonni. Non due foto ma le loro radici. Intatte che li sostengono e spero che li guidino da due cornici d’argento. E quando passo e li saluto, a volte sorrido, a volte sento gli occhi che ricacciano indietro una lacrima ma sempre, ogni singola volta, sento l’affetto e la nostalgia che lottano per prevalere ma che, poi, si acquietano. E sento che quel dubbio che mi prese un giorno se fosse giusto, per mio marito e per i miei ragazzi, appoggiare sul mobile quelle foto e non conservarle solo nel mio cuore, era un dubbio insensato. Non volevo loro imporre lo stereotipo delle vecchie case di una volta piene di foto di persone che non ci sono più. Quanto sbagliavo. Avrei negato loro di avermi per intero. Perchè se oggi sono una madre, una moglie, una professionista, prima di tutto e finché mi é stato concesso, sono stata una figlia unica, amata e cercata, da quei due signori che oggi mi sorridono da due cornici di argento. E che mi mancano tanto.
come sempre riesci a descriver i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri anche per noi…..anche io penso le stesse cose guardando la foto di mio padre che sta li e vedo in ogni momento…..grazie claudio per tutto quello che ci dai baci tiziana
Quello che ho scritto a mio padre:
L’unica cosa bella che ho avuto dalla vita è stata… conoscerti!
I genitori lasciano un vuoto….incolmabile ma è anche vero che vivono per sempre grazie ai ricordi….quelli li portiamo dentro di noi…per sempre….ed oltre alle fotografie che li ritraggono sempre sorridenti sono i ricordi dei momenti importanti della nostra vita che….ti aiutano ad andare avanti!!! Buona giornata a te (buon rientro a Roma) ed a tutti voi che insieme a me seguite il grande Claudio.
Nelle cornici esistono ancora i loro visi le movenze i gesti il profumo…
Grazie Claudio leggi i pensieri e le nostalgie, grazie di cuore.
Mancano le voci dei nostri cari ma con le tue parole le ho percepite chiaramente.
Chissà se anche noi esistiamo per davvero…..
I legami sono invisibili….e indivisibili…
Ti auguro una buona giornata con un abbraccio grande e speciale. Patricia
La perdita della persone care lascia dentro di noi un vuoto incolmabile. I nostri occhi incrociano i loro sguardi sorridenti incorniciati in una fotografia fissandoli nel nostro cuore…. mentre i ricordi riescono a calmare un po’ il dolore per la loro mancanza facendoci rivivere quei momenti felici passati insieme.
Grazie Claudio per la sensibilità con cui sai esprimere i tuoi e i nostri sentimenti.
E’ vero,mancano sempre i genitori,in ogni momento.ank’io persi entrambi ,tutti e due in due anni e mezzo ,compresa mia nonna ,mai tu hai un arma in piu’,puoi farli rivivere tramite te ,potresti dedicargli una canzone,sarebbe bello !!! Sei grandioso da sempre le tue canzoni fanno sognare ,notte
Sempre ci sono con me,sono andati da tanti anni…..las fotos nos recuerdan momentos felices de nuestras vidas……..Buona sera a tutti .
A volte penso a cosa serve risparmiarci di vivere intensamente purtroppo c’è chi si impegna a lasciarci meno tempo per noi una volta ci mandavano a morire per la patria ora non ci fanno vivere per essa come credere al buonismo di chi vuole dare dignità al mondo se la toglie al suo popolo questo che sto dicendo ora poi potrà pesare sul mio futuro questa e libertà?
Ciao Claudio sei così dolce e sensibile che ci fai sentire ancora di più quanto sei simile a noi .. Nei pensieri semplici ma sinceri e veri che racchiudono tanto amore e affetto ..in questo caso verso i tuoi genitori.! Saranno fieri , stanne certo che da lassù ti guardano e sorridono proprio come nella foto.fieri di aver cresciuto un figlio con tante qualità come sei tu! Un grande abbraccio Claudio e un grazie per le tue parole che mi fan riflettere .. Io li ho ancora i genitori e anche se vecchietti sono ancora tanto teneri e mi trasmettono ancora tante cose anche se ora mi sento io un po genitore e loro un po figli ..ma è la vita .. Basta saperlo accettare e sorridere come in quella bellissima foto che guardi tu.. Patty
Ciao Claudio, i nostri cari si vede con il cuore, sempre!!! abbraccio!!!
Si, pensa ai momenti belli. Io ho perso tutty. Per questo voglio andare in America. Un po’ di felicità me la merito anch.io. notte
A volte vorresti che quelle foto prendessero vita…ti riportino alle bellissime sensazioni che anche una stretta di mano ti provocava un genitore…vorresti tornare indietro per un abbraccio o un bacio mancato…un ti voglio bene non detto…
Io mi definisco da sempre un baglioniano non praticante “laico”. Nel senso che mai un concerto o un incontro nemmeno fortuito . Niente di niente. “Solo” ascoltare le canzoni. Pero’ leggere quotidianamente questi pensieri cosi “normali” e per questo cosi “alti” e poi leggere di persone che condividono questi pensieri e sapere che ci sono anche tante persone “normali” in questi tempi capovolti…beh mi fa stare bene. Mamma diceva sempre che i nostri defunti. “Sann tutt cos”. E a quasi 50 anni beh mi piace pensare che sia vero e che aveva ragione. Grazie. Grazie davvero.
E’ vero ci sono ricordi che sono sempre vivi ma ci sono anche frammenti di vita insieme che sembrano lontani.Hai sempre la sensazione di non avere vissuto tutto e questo e’ il rimpianto piu’ grande.
Grazie Claudio per saper interpretare i sentimenti racchiusi nel nostro cuore! Sei grande e carico di sensibilità, quella sensibilità che si fatica a leggere negli altri. Un abbraccio
la storia delle foto dei genitori che ti guardano ma non ci sono più…le ho anch’io alla mia casa al mare ad Acquappesa marina in Calabria e anch’io non passa giorno che non “incrocio lo sguardo” con i loro…Anch’io figlio unico come te…e credo che per un figlio unico , ci sia un dolore…unico…più pesante da sopportare, perché non si può dividerlo con altri fratelli o sorelle che non abbiamo…mai avuti!