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Claudio Baglioni ci parla del suo Sanremo

Un festival radicalmente rinnovato nel suo impianto quello raccontato stasera al TG1 dal direttore artistico e “capitano” Claudio Baglioni.

Le cinque serate della 68° edizione presentano, infatti, molte novità, sia nelle modalità di gara sia dal punto di vista artistico.

«L’eliminazione è stata eliminata. Non ci sarà, come in tutte le edizioni precedenti, quella pratica del dover mandare a casa qualcuno. Chiunque degli invitati al Festival, dei proponenti, che siano essi giovani o campioni, cominceranno il Festival e lo finiranno. Nessuno andrà via, nessuno dovrà fare le valigie. Ci sarà comunque un concorso, ma questo renderà Sanremo simile a un festival del cinema o a un festival letterario».

«Non ci sarà una serata dedicata alle cover. Penso che in maniera coerente, chi lavora da tanto tempo a un progetto, a una canzone, abbia dignità e diritto di riproporre quel suo brano, questa volta con altri artisti, ospiti, musicisti o con altri cantanti, in forma di duetto, di trio, come performance aggiuntiva».

«Conduttore no, conducente sì. Perché il Festival lo condurrò fino a quel punto, poi dipenderà un po’ dalla squadra, ma sicuramente il mio lavoro è già tantissimo, perché significa fare e decidere molti degli aspetti del Festival. Praticamente tutti, dalla scenografia, alla linea editoriale, ai contenuti, al significato generale di questo Festival, che vedrà la musica al centro, visto che hanno voluto un musicista e cantautore alla guida.

Salirò sul palco qualche volta per vedere se è tutto a posto. È un po’ come il sacrestano che deve rimettere a posto la chiesa dopo la funzione. Io l’ho fatto anche sui miei palchi, una volta mi sono travestito da ragazzo della sicurezza e sono andato a sistemare la moquette davanti al pubblico. Quindi penso che farò anche questi lavori diciamo più piccoli e minimali, di aggiustamento… spolveratina dei vestiti dei presentatori, una botta di coraggio, un colpo sulla schiena al direttore d’orchestra… ecco, mi presterò a questi impieghi di contorno».

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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