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20/02/2018 Nota di Claudio Baglioni

“Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile e per questo la fecero”

Rubo questa frase a un grande pensatore del Novecento perché, in qualche modo, è andata davvero così. Parlo del Festival. E, con innocenti, intendo, naturalmente, ingenui. Perché questo è ciò che siamo stati: ingenui. Così tanto da non renderci conto a cosa andavamo incontro e, dunque, da andarci. Perfino adesso penso sia stata una pazzia. Provare a riportare la musica e le parole al centro. Musica e parole come meta e luogo dell’appuntamento. E una pazzia è stata. Pazzesco assecondarla, pazzesco quanto è successo lì e ancora più pazzesco quanto è successo tutt’intorno a noi.

Ancora oggi sogno le riunioni con gli autori e le prove con i conduttori, i musicisti e gli ospiti. E ancora oggi avverto un brivido corrermi lungo la schiena, l’istante prima di andare in scena, al pensiero di non aver messo bene a fuoco questo o quel momento o di non aver avuto il tempo di provare quanto avremmo dovuto quel pezzo o quel duetto. Ormai non c’è più tempo, però: la regìa sta chiamando il tempo. Pochi secondi e parte la diretta. Ma quando mi trovo nel mezzo del palco e tutto sta per cominciare, mi sveglio, apro gli occhi, in un silenzio immobile e irreale, e il respiro sonnacchioso della città dietro ai vetri, mi ricorda non solo che è tutto finito, ma che è andata: al di là di ogni aspettativa. Missione compiuta. Volevamo sorprendere Sanremo portando l’immaginazione al Festival, ma il Festival ha sorpreso noi, regalandoci un’esperienza al di là di ogni immaginazione. E, così, mentre l’ansia a poco a poco si allontana, si avvicinano visi, sguardi, gesti e parole di tutti gli ingenui che, insieme a me, hanno reso l’impossibile possibile. Va a loro il mio primo grazie. A chi mi ha seguito in tante scelte difficili e progettazioni complesse, da vicino e a chi lo ha fatto da un po’ più lontano. Tutti, però, con la stessa passione. Grazie alla loro fantasia, alla loro energia, alle loro idee, alle loro parole; soprattutto a quelle che mi hanno costretto a lottare per migliorare le mie e migliorare me. Una formidabile squadra. Un equipaggio fantastico, unito e intrepido, che ha saputo tenere la rotta con qualunque mare e qualunque tempo. E se, rientrando in porto, le sirene hanno suonato e le altre navi hanno issato il gran pavese, è merito di tutti loro.

Il secondo grazie è per i protagonisti di questo irripetibile film: giovani, big, ospiti di qui e di fuori. In una parola: gli artisti, coloro senza i quali l’arte semplicemente non esisterebbe e la nostra vita – che lo ammettiamo o no – sarebbe un po’ più pesante e affannosa e di certo un po’ meno ricca di pensieri, emozioni, sorrisi e leggerezza. Le canzoni saranno pure un’espressione breve, è vero, ma sono, pur tuttavia un’arte. Un’arte semplice, povera, fragile, piccola che entra, però, dentro di noi, ci prende, ci stordisce, ci travolge, ci commuove, ci emoziona, ci innamora e ci resta addosso per sempre. Nient’altro riesce a cambiare il mondo fuori e dentro di noi in pochi secondi. Una bella canzone lo fa. Invisibile agli occhi, come tutte le cose essenziali. Non al cuore, però, al quale regala battiti nuovi e un nuovo paio di ali, per volare a tempo con mille altre vite e mille altre storie.

L’ultimo grazie – il grazie più grande – va a tutte le persone che si chiamano pubblico. Un numero enorme, impensabile, straordinario. A tutti voi, perché, se è vero che senza gli artisti l’arte non esisterebbe, è ancora più vero che, senza di voi, l’arte non avrebbe alcun senso; così come non avrebbero alcun senso un panorama, un tramonto o una stellata di quelle che lasciano senza fiato, se non ci fossero almeno degli occhi da stupire, una bocca che l’incredibile ci fa lasciare aperta o un petto che comincia a palpitare. Grazie a tutti voi, milioni di individui e di universi, che vi siete ritrovati a condividere tutto questo. A vivere, per qualche giorno, al centro della musica. A rimetterla al centro dei prossimi sguardi, dei pensieri futuri. Dei viaggi a venire.

Mentre andavo via, mi chiedevo: chissà se ci torneremo? Mi allontanavo da Sanremo, dal suo mare, dai suoi carruggi, dal suo milione di scale, dal suo presepe di case colorate, dalle sue voci e pensavo che è vero: anche dalle esperienze più belle, prima o poi – purtroppo – si deve uscire, ma le avventure più belle sono quelle che non escono mai da noi. Se pure non si dovesse tornare, dunque, sarà solo per un motivo: noi non siamo mai andati via.

Non sapevamo che l‘impresa fosse impossibile e allora l’abbiamo fatta. Insieme.

E l’abbiamo fatta davvero grossa!

Una gran bella cosa.

Che non si dimentica.

Claudio Baglioni

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

32 Commenti

  1. Claudio, sono venuta all’Ariston esclusivamente per ascoltare te: le tue parole e la tua musica… E invece sei stato così grande da farmi apprezzare anche tutto il resto! Un’impresa che, lo dico con tutto l’affetto che nutro nei tuoi confronti, credevo impossibile… Grazie, tesoro immenso, per l’immenso tesoro che ci regali ogni volta con la tua musica e le tue parole. Maddalena

    1. SICURAMENTE È STATO UN GRANDE LAVORO DI MENTE E DI ENERGIA……A NOI E PIACIUTO TANTO ANCHE PERCHÉ TI ABBIAMO VISTO PER SEI GIORNI DI SEGUITO…..È STATO UN TRIONFO TUTTO IL TUO LAVORO È SI E VISTO ….LA NOTA DOLENTE Antonio Ricci nn dico altro.TI VOGLIO UN GRAN BENE E GRZ PER QUELLO CHE CI DAI.(CHE DIO TI BENEDICA)☀

  2. Claudio oooo, tu sei stato M E R A VI G L I O S O ,per davvero! ironia insuperabile, classe senza pari, umiltà, professionalità elevatissima, Claudio io sono rimasta incantata per tutto il tempo e per tutti i giorni e mi inchino davanti a si tanto! confesso che un pò di preoccupazione a volte mi assaliva ma poi conoscendoti,in cuor mio sapevo che l’avresti “fatta davvero grossa!” grazie infinite, grazieeeeeeeeee!
    “è un onore e un privilegio” far parte della tua famiglia! un abbraccio strettostretto

  3. Ciao Claudio,

    mi unisco a tutti gli estimatori che ti hanno elogiato e sostenuto ancor prima dell’inizio

    del festival e dopo, a conferma dell’avvenuto successo; e quei “detrattori” che non ti

    capirono ai tempi dei tuoi esordi “si accontentino di non capirti” in tempi odierni.

    Ti abbraccio

  4. grazie claudio per averci regalato un festival cosi emozionante con te è sempre cosi ho visto tutte le serate sei stato bravo mi hai dato tante emozioni quando hai cantato e quando hai scherzato è stato un bel festival e mi piacerebbe se l’ho conducessi anche l’anno prossimo ti aspetto con il nuovo album e ti verrò a vedere all’arena di Verona e a Roma nel frattempo buona vita e che tutto ti vada bene tvb.

  5. Noi. ringraziamo te di averci donato serate allegre con della buona musica e sano umorismo… Ma noi che ti conosciamo sapevamo già che sarebbe stato un successo ….grz ancora viva la tua eleganza e la tua anima.un abbraccio dalla Sicilia☀

    1. SICURAMENTE È STATO UN GRANDE LAVORO DI MENTE E DI ENERGIA……A NOI E PIACIUTO TANTO ANCHE PERCHÉ TI ABBIAMO VISTO PER SEI GIORNI DI SEGUITO…..È STATO UN TRIONFO TUTTO IL TUO LAVORO È SI E VISTO ….LA NOTA DOLENTE Antonio Ricci nn dico altro.TI VOGLIO UN GRAN BENE E GRZ PER QUELLO CHE CI DAI.(CHE DIO TI BENEDICA)☀

  6. Amatissimo Claudio grazie a te per tutto ciò che è stato questi festival! Unico : elegante affascinante intelligente poetico sorprende professionale almeno quanto lo sei tu , grande Maestro! Io a Sanremo c’ero e ho avuto la fortuna di vederti! E anche se un po’ tirato e stanco eri sempre affascinante e gentile come sai essere sempre ! Perciò perché non tornarci il prox anno ? Noi ti aspettiamo con tutto il cuore anche perché un festival più bello di questo lo potresti fare solo tu ! Ciao Claudio buon riposo ora !! Ti voglio davvero bene ! patty

  7. Sei stato un grande Capitano! C’era un festival da rinnovare e da reinventare… sarebbe stata un’impresa al limite dell’impossibile per chiunque, ma tu hai dimostrato che con spirito di sacrificio, fantasia e un briciolo di follia si possono fare cose magnifiche… hai stupito e regalato momenti indimenticabili a tutti.
    Non so come spiegarti la gioia che ho provato la prima serata mentre ti vedevo scendere le scale dell’Ariston….. eri tu… elegantissimo ed impeccabile come sempre, ma anche emozionato….. non mi sembrava vero, ma eri tu… da quel palco salutavi il pubblico, parlavi di musica e di canzoni, di neve di sogni e di piccoli miracoli… e io da casa ti ascoltavo, in silenzio, rapita dalle tue parole e orgogliosa di te….. sì, eri proprio tu… il mio poeta… il cantante che amo da una vita e che ascolto ogni giorno, perché non posso farne a meno e perché con te il sogno… è sempre un gran bel sogno…
    Questa volta l’hai combinata grossa Claudio, mi hai emozionato davvero tanto… sei stato fantastico! Ti aspetto a Verona il 15 settembre! Sarà bellissimo ritrovarsi… grazie di ❤!

  8. Fantastico eccezionale unico.e stato lui il numero uno della canzone italiana.Claudio baglione. .milioni di persone sono tornate a guardare il festival,perché quest’anno a superato in ogni aspettativa.questo perché era il nostro re della canzone italiana a condurlo,anche la collaborazione di tutti gli artisti.per questo dobbiamo un grazie di cuore a tutti per questo spettacolo emozionante e bellissimo

  9. E una sorprendente immaginazione che mi resterà addosso per sempre…rubo alcune parole ad un grande pensatore un grande artista un vero innovatore…un gentiluomo pazzo e ingenuo che ha reso possibile sognare ridere cantare e fantasticare..sinergie ed energie in perfetta sintonia… Grazie Claudio… non abbiamo mai smesso di trasmettere..non ho mai smesso di stimarti e di credere in te… e tutto ma proprio tutto ciò che ho visto e ascoltato su quel palco storico misterioso ed emozionante…no…non si dimentica… quando si ha la musica al centro del cuore…❤ A presto Maestro.. e se la vita è fatta di incontri ci si rivede al prossimo sorprendente viaggio…ti abbraccio.

  10. Carissimo Claudio grazie! Grazie per queste parole ma sono io che ringrazio Te e lo faccio dal cuore con il cuore quel cuore che ad ogni tua nota, ad ogni tua parola batte forte da tantissimi anni e ogni volta e’ un’emozione unica nuova. Ti seguo da sempre e non avevo la minima ombra di dubbio sul successo che avrebbe avuto il Festival, il tuo festival. Sei stato unico sei andato “oltre” ogni aspettativa. Ripenso alla prima serata, al momento in cui sei apparso sul palco e l’emozione mi avvolgeva e le lacrime scendevano. Erano lacrime di gioia come ogni volta ad un tuo concerto quando appari sul palco. Sei per me il mio gancio in mezzo al cielo e con Te la vita è adesso tutto in un abbraccio con Te. Grazie Claudio! Grazie grande Uomo!

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