C’E’ un Cavaliere bianco e nero #SamFisher
L’uomo che scelse, in tempi non sospetti, di vivere e vestire con la corazza bianca e nera di un cavaliere, un giorno parlò e cantò di alcuni colori, non credendo mai che questi colori potessero un domani ritorcersi contro.
Bianco e Nero, il cavaliere scelse i due non colori rimanendo neutrale e cercando di non soffermarsi troppo su questo o quel colore. Perché se ne guardi uno troppo intensamente per tanto tempo, poi si crea davanti agli occhi un alone che ti farà vedere il mondo sempre di quel colore. Se invece provi a volare qualche metro sopra l’arcobaleno, forse riesci a vedere tutto l’insieme e le varie sfumature.
Nero su bianco da sempre rappresenta anche la parola scritta e quindi la carta stampata. Carta stampata che in questi giorni ha dato il meglio di se sull’argomento del momento: Sanremo.
Una settimana di musica leggera è diventata da anni il bignami del nostro Paese. In questa settimana bisogna fare il punto su come stiamo messi e bisogna che si parli di tutto, ed al Direttore Artistico gli si chiede conto degli scioperanti di tal azienda, di come si sposa il formaggio con le pere e se ci fosse o meno quel rigore non dato in tal partita. L’incaricato alla scelta delle canzoni diventa un concorrente di un quiz di cultura generale, il quale deve conoscere tutte le risposte alle domande…solo che in questo caso, anche le risposte sbagliate contano. Tutto fa brodo, tutto fa Sanremo.
Anche in questa edizione si è parlato e si parlerà di altro, ma quest’anno si è subito toccato l’argomento che tiene in piedi il nostro Paese da almeno un paio di decenni: l’immigrazione!
Domanda fuori contesto? Può darsi, ma è Sanremo e quindi ogni argomento è pertinente e verrà poi amplificato.
Interlocutore non adatto al tema? Può darsi, ma è Sanremo e se in passato abbiamo assistito a presentatori che salvavano la vita ai disoccupati, perché non chiedere all’autore di 10 anni di oScià cosa pensasse di quel fenomeno?
Appunto: cosa pensi del fenomeno immigrazione? Questa doveva essere la domanda corretta a cui comunque l’inventore del Gilet Nero ha risposto, parlando di come lui ha vissuto quel fenomeno negli ultimi 25 anni. Ne fa una descrizione accurata tra possibili cause, soluzioni non adeguate prese da qualsiasi colore politico e il nostro Paese che si ritrova adesso in una inevitabilmente deriva sociale e culturale. Finisce e sembra predire l’immediato futuro, parlando di gente incattivita alla ricerca solo dello scontro.
Un istante dopo, infatti, la giornalista insiste con la sua domanda, che in realtà era differente. A lei interessava solo conoscere l’opinione del Direttore Artistico su una precisa operazione del governo attuale.
TI PIACE o NON TI PIACE?
LIKE IT OR NOT LIKE IT?
Siamo nell’epoca dei Like e oramai comunichiamo leggendo meme, al massimo due righe di un post e col dito laikkiamo o passiamo avanti. “Risposte facili e dilemmi inutili” si cantava proprio a Sanremo qualche anno fa. La comunicazione oramai è questa e che vada a farsi fottere il pistolotto con cui l’intervistato argomenta la sua risposta, tanto alla giornalista servono soltanto poche parole da far star dentro ad un titolo.
E quel titolo fa tanto rumore e mi sembra di rivedere 30 anni della nostra politica in quel titolo. Da parecchio tempo oramai, non ci interessa più capire come risolvere i problemi, ci interessa solo parlarne e accusare TE che non sei stato bravo a risolverlo. È lo specchio dei governi degli ultimi decenni: puntualmente assistiamo ad una serie di accuse verso il governante di turno, parlano di etica, di noi cittadini, di valori e si scandalizzano per ogni decisione accusando che NO così NON si fa e NON si deve fare. Poi è il loro turno e tutto si ribalta, i colori cambiano ma le frasi son sempre quelle…sempre bravi a dire cosa non bisogna fare, ma mai ad assumersi una responsabilità. Bisogna distruggere l’avversario, denigrarlo, sconfessarlo sconfessandosi contemporaneamente. Così anche Baglioni diventa il nemico da combattere per una parte e improvvisamente diventa l’idolo dell’altra parte, quella che per tanti anni lo aveva respinto perchè poco compagno di altri.
E il popolo segue, fa sue queste battaglie e ci si ritrova a litigare difendendo e tifando non per un’idea, ma per quel politico, che gridando più forte ha convinto anche me di aver ragione. Ci immedesimiamo talmente tanto che se solo sentiamo un parere contrario, carichiamo la tastiera a pallettoni e iniziamo a sparare lettere e post di indignazione verso qualsiasi cosa.
E oramai non serve più leggere i nomi di chi scrive: sotto ogni argomento, sotto ogni post, sotto ogni tweet si alza improvvisamente l’alta marea di parole lette e rilette mille volte e per cercare di trovare qualche parola sensata devi andare molto a fondo, ma col passare del tempo oramai stiamo rischiando di affogare.
Li chiamano haters e così siamo tranquilli e sicuri che fanno parte di un’altra categoria a cui noi non apparteniamo e che non conosciamo. E invece no, gli haters ce li hai accanto a scuola, a lavoro, in metropolitana, a casa…haters siamo Noi che sputiamo fango solo perché ci piace oramai sfogare il nostro tastierosterone contro chi non ci può dare immediatamente un bel ceffone in faccia.
Haters siamo noi che oramai non ascoltiamo più un’idea o più di 5 parole messe in fila, siamo noi che non diamo più credito alle persone che conosciamo da una vita, perché basta che questa persona dica 3 parole che vanno contro il nostro credo politico e allora non perdiamo un solo minuto per sputtanarlo pubblicamente. E tanti sono stati gli ex o mai fan del Cavaliere che cercava in tutti questi anni di restare in bianco e nero, che hanno buttato fango verso colui che in quegli anni era stato il loro amico accanto. Mentre altri fan, quelli di un altro colore si illudono che adesso sia il loro nuovo leader oltre che spirituale anche politico.
Scusate la franchezza, ma vi consiglio vivamente di riascoltare tutti i cd che avete, di rivivere tutti i raduni, di rileggere tutte le interviste perchè mi sa che non avete capito proprio nulla!!
Invece noi, quegli strani e vecchi fan che oltre a fare le classiche cose da fan, stanno ancora lì a perder tempo “sempre con questo Baglioni”, lo fanno perché negli anni credono di essere arrivati a conoscere quell’amico e se stiamo ancora qui è perché quell’amico ci piace e magari siamo anche affini su un certo modo di vivere e di intendere la vita. Invece ad alcuni bastano 3 parole racchiuse in un titolo per impazzire e trasformarsi loro stessi in haters incattiviti da questa società, che ci vuole sempre più uno contro l’altro.
E lui lo aveva predetto!! Nella risposta che aveva anticipato la seconda domanda, quella che lo avrebbe intrappolato in questo pozzo di merda, sembra che veda quello che sta per succedere:
“La gente (anche chi mi conosce) si è incattivita e oramai non si fida più di nessuno (neanche di me)”
Si ferma un attimo, ed è come se arrivassero in mente 3 flash:
- In passato aveva espresso parole positive verso un Grillo che avanzava e così la sua faccia è apparsa in diversi manifesti pro 5S con il colore Giallo
- Solo un anno fa iniziava l’avventura Sanremese con l’epiteto di cantante di Destra quindi il Blu, perché secondo il parere di un Riccio durante gli anni di piombo si era sottratto alla lotta
- Adesso ricomincia la sua seconda esperienza di Direttore Artistico con su il berretto Rosso del leader dei sinistri in lotta contro il ruspante Salvini
Caro Cavaliere per me, invece, sei e rimarrai sempre….
C’era un cavaliere
bianco e nero prigioniero
senza un sogno ne’ un mistero
senza fede ne’ eresia
senza le ali di un destriero
senza le onde di un veliero
senza un posto ne’ un sentiero
senza diavolo ne’ Dio
senza un cielo da sparviero
senza il grido di un guerriero
Sam Fisher
Concordo con chi afferma che Baglioni nn ha detto nulla di male, ha solamente espresso il suo pensiero, diciamo che doveva forse essere più furbo risponxendo alla giornalista che quello di Sanremo non era il contesto per parlare di certi argomenti, così nessuno poteva criticarlo…
Concordo con quello che ha detto Claudio: le persone e la gente sono incattivite;
ma non trovo lecito che da parte di social e stampa, lo abbiano eletto come capro espiatorio di “tutti” i mali
che affliggono il paese, per aver risposto a una domanda inopportuna di una giornalista, in una sede e
ambito inadeguato.
Anche io mi chiedo: “Ma cosa ha detto di così terribile?”
Mi sento costernata e impotente di fronte a tanta maleducazione e aggressività;
Mando un abbraccio a Claudio e come sempre, gli dico: non smettere mai
Sono d’accordo con ciò che dici. Mi dispiace veramente tanto che una persona come Claudio si debba trovare in mezzo a tante critiche solo per aver espresso un suo parere. Credo che i giornalisti non aspettassero altro per sollevare “polverone” su questo Festival che per la Rai è occasione di grandi ascolti. Una persona come lui non merita certo questo….visto che con il suo impegno ci ha messo la faccia con O’Scia quando nessuno se ne occupava di questi arrivi. Comunque resta e sarà sempre una persona per me …..speciale!!!! Chi ama la tua musica…..ti seguirà sempre!!!!!! In bocca al lupo per il tuo Festival Claudio sono con te….sempre!!!!!!!
Certo che sì…
Però fa male leggere certi titoli e certi commenti…
Fa male vedere il tuo Cavaliere, che i colori li usa solo per dipingere albe e tramonti e per creare meraviglie tra le note, preso di mira con tanto biasimo per aver risposto semplicemente ad una domanda… cortesemente, in maniera pacata, misurando le parole… come il suo solito e come in questa società ormai troppo incattivita non si usa più…
Accuse immeritate e intollerabili di giornalisti e gente comune che si prendono la licenza di dirti cosa devi o non devi fare… addirittura non doveva parlare… (ma stiamo scherzando?)… perfino le frasi delle sue canzoni usate per prendersi gioco di lui e per urtare la sensibilità di chi lo ama da una vita… come noi…
Ma il male peggiore è che anche questa volta chi critica è proprio chi non sa… chi non conosce la sua grandezza come Artista e come Uomo, ma nemmeno si sforza di approfondire… però scrive… e diffama. Questa è l’amara realtà.
Spero che si cambi direzione al più presto, per il bene di tutti… io sto con Claudio… “e sarà una strada senza fine…”
È stato un piacere leggerti..non lo è più, invece, leggere certa carta stampata o ascoltare certa tv che non sa più dire nulla e che per sopravvivere deve inventarsi mezzucci per creare sensazionalismi..Claudio è una persona intelligente e preparata..forse troppo per certi cervelli…andrà per la sua strada creando altri capolavori e facendo un Sanremo che unirà tutti..perchè la bellezza e l’armonia che ci regala non può non travolgere..
La cosa paradossale è che quelle parole Claudio le ha detto proprio in difesa di quegli italiani ( e TUTTI NOI) che stanno vomitando veleno!
Poi, i giornalisti ,non vedono l’ora di manipolare, depistare, strumentalizzare a loro piacimento ,con un semplice titolo (le parole più usate ultimamente sembrano essere “contro” e “affonda”) e , la maggior parte delle persone, non si preoccupa, prima di farsi una legittima opinione, di andare ad approfondire e vedere come stanno realmente le cose, i concetti effettivamente pronunciati. E poi, al carrozzone di certi giornalisti si aggiunge tutta la varia (e variabile, a seconda della convenienza) cosiddetta opinione pubblica, che si muove dove la porta un certo venticello favorevole.
Bastava farsi queste 3 domande:
1) Davvero negli ultimi 10/15 anni si è risolta una situazione così drammatica? NO!
2) Davvero lasciare in mezzo al mare 49 persone, tra cui molti bambini, per giorni, risolveva il problema? NO!
3) Davvero non ci siamo incattivi,siamo rancorosi, abbiamo paura di tutti, anche della nostra ombra? SI !
Per averne la conferma, è sufficiente leggere tutte le volgarità ,veleni senza limiti, nei confronti di Claudio. Questo ,e soltanto questo, è.
E pensare che Claudio ha detto quelle parole soprattutto per loro, e TUTTI NOI!
Condivido in pieno. Quest’ ultimo episodio e’ solo un ‘ennesima conferma dello stato in cui versa questo paese. #iostoconbaglioni. Sempre
Un inchiostro elegante, in bianco e nero, che non puzza di petrolio, come la “carta stampata” e nemmeno di china, ma, seppur virtuale, s’inchina al senso e all’essenza di quel…”Cavaliere bianco e nero”!
CHAPEAU
Pura verità quello che hai detto…Ma Baglioni è un grande davvero e non avrà paura di questi arroganti prepotenti che lo attaccano in ogni situazione. FORZA CLAUDIO SEI SEMPRE IL MIGLIORE…
Mi trovo perfettamente d’accordo con il tuo pensiero. Seguo Claudio da 3 anni Ma diciamo che mi sono bastati per capire che persona sia, quali sono i difetti e quali i pregi. Io non sto dalla sua parte solo perché gli voglio bene me perché non mi sembra abbia detto nulla di scandaloso e di non vero, anche perché non mi sembra che il problema dell’immigrazione (problema grosso e complicato) sia stato risolto dai governi precedenti e di ora, per cui non trovo la falsità di ciò che ha detto. Che vada avanti per la sua strada tenendosi affianco le persone che gli credono e facendo ciò che ritiene giusto. Detto questo, Buon Festival Claudio ❣