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Cronaca di Claudio Baglioni a Lecce

Torna Claudio Baglioni al Teatro Politeama Greco di Lecce

LECCE – “Sono Claudio Baglioni e sono tre anni che non suono e non canto dal vivo”. A chi gli grida “sei unico” dalla platea risponde “ certo che lo sono, ci sono io sul palco”.

E come nel testo “ solo, canterò solo, camminerò solo, da solo continuerò”, Baglioni gira in senso antiorario quasi a voler far tornare indietro il tempo ( come fanno i pazzi dice lui) tra i tre pianoforti neri sul palcoscenico mentre, tra una canzone e l’altra, parla di sé, risponde al pubblico e si diverte a fare ironia sui suoi acciacchi, sulla vita che passa e che si vorrebbe attaccare forte ai ricordi, a quelli belli soprattutto. Perché, quando una storia finisce, restano solo le emozioni che quella storia ci ha lasciato, come quella maglietta fina da cui si immaginava tutto e poi il mare, i giochi e l’estate.

Baglioni canta, con una voce che non ha eguali, con gli acuti interminabili e le sue mani veloci che percorrono le note del pianoforte mentre le storie degli uomini persi, le fotografie, i mal d’amore, i mille giorni di te e di me, parlano di storie di vita passata che si vorrebbe tenere attaccata al presente come “ fossero pagine di calendari attaccate con la colla l’una sull’altra”.

E la sintesi di musica, bellezza, ironia, parole e presenza scenica è fenomenale.

Il pubblico applaude, canta con lui, batte le mani e si fa dirigere nel coro lento di tututututututu del notturno “ stai su”.

Baglioni parla delle cose – “chissà se anche le cose si sentono sole quando restano sole” si chiede- e per le cose ha scritto una delle sue 330 e più canzoni ( “un po’di più”) e, sempre per le cose, usa la stessa cura che il suo animo nobile ha nei confronti di tutti, di se stesso, del pubblico affezionato e di chi gli chiede di suonare la sua canzone preferita.

“ Capita sempre che dopo il concerto qualcuno venga a dirmi che è stato bellissimo, però….però che non ho cantato quella canzone, solo che in tre ore di concerto non si possono fare 330 canzoni”. E mentre ride e mette le mani tra i capelli, ha già occupato la nuova postazione. Tre ore di concerto senza sosta, neanche un bicchiere d’acqua. Il tempo della pubblicità se lo crea da solo cantando “ tu fretta di vivere qualcosa…e adesso la pubblicità”.

Una lunga e grande storia la sua, iniziata nel ‘51 a Montesacro e poi “al pianoforte ogni giorno, lezioni sul pentagramma, una chitarra attorno ad un falò, accompagnato da mamma a far concorsi e audizioni col risultato di un altro no, per poi ricomporsi e cercare mai rassegnato…” perché “di speranza c’è sempre un po’”.

E poi il sogno che diventa realtà, il tempo che passa e che invecchia l’uomo ma non le sue canzoni, il meglio che arriva all’ultimo perché la vita, per un uomo di varie età, è arte varia in cui non si può sapere se ci sono più rimpianti o rimorsi. Una cosa è certa, lo dice prima di salutare il pubblico, la vita è adesso e sei tu che spingi avanti il cuore ed il lavoro duro di essere uomo e non sapere cosa sarà il futuro.

Un messaggio di speranza, dopo due anni di pandemia, lui che per fare una foto con i fans, si abbassa la mascherina e sorride alla vita.

Grazie Claudio! Grazie di esistere!

di Caterina Rizzelli per corrieresalentino.it

Torna Claudio Baglioni al Teatro Politeama Greco di Lecce

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

2 Commenti

  1. Ciao Caterina, la tua cronaca del concerto mi è piaciuta moltissimo. L’ho letta con molto piacere perchè mi hai fatto rivivere quella serata piena d’incanto (31 Gennaio teatro delle Muse Ancona) e non solo. Hai scritto del nostro Cucaio rendendo un omaggio ai suoi capolavori e, nello stesso tempo, hai fatto un ritratto dell’uomo meraviglioso che è, quell’essere mitologico. Grazie Caterina.
    W Cucaio per sempre

    1. Grazie a te per aver apprezzato l’articolo. Ci unisce la stessa passione per un cantante la cui arte, unica e ineguagliabile, rappresenta la sua vita ma anche un po’ la nostra. I suoi spettacoli, per chi lo segue da sempre, ci aiutano ad andare avanti. Anzi, per usare le sue parole, andare oltre! Grazie amo ora!

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