Il Tour DODICI NOTE SOLO BIS di Claudio Baglioni ha fatto tappa questa sera all’Auditorium Tiziano Zalli BANCO BPM di Lodi.
Concerto numero 148 da quando è partito il Tour DODICI NOTE SOLO
Teatro SOLD OUT e con pubblico caloroso e partecipe.
Per non togliere la sorpresa a chi vorrà essere presente alle prossime date e gustarsi lo spettacolo senza SPOILER, chiudiamo la scaletta in una tendina.
A voi la scelta se leggerla o meno
- Ore 21:00 Sale sul palco Claudio Baglioni
- Ore 21:01 Io sono qui – pianoforte
Claudio saluta, scherza con il pubblico.
Questo concerto è singolare almeno per 3 motivi:
- per il numero dei musicisti e cantanti è 1
- perché il concerto assolo solitamente ha un repertorio singolare, è come una prova d’attore, come quando qualcuno si mette al centro del palco e sostiene tutta la rappresentazione, nel caso di un concerto c’è la possibilità di ascoltare canzoni conosciute esibite come sono nate, prima che prendessero i vestiti degli arrangiamenti
- è un concerto che non era previsto, non era nei programmi, ma dato da una smania incredibile data dalla pandemia
Pensava di farne alcuni, non molti, ma poi “ci ha preso gusto”.
Le sale semicircolari disadorne dei teatri gli ricordano sempre le sale degli alcolisti anonimi.
“ciao a tutti, sono Claudio e non canto e non suono da… ieri! Non ce la faccio, è una dipendenza che non riesco a curare.”
Durante le pause tra i grandi concerti estivi e questi nei teatri i suoi musicisti si sono impiegati presso altri suoi colleghi – “credo con minori soddisfazioni” – alcuni sono a casa a riposo, uno in una casa di riposo!
Io invece questo riposo lo sto rimandando e sono qui… da solo!
- Ore 21:13 Solo – tastiera
Spiega che nel tour nei teatri precedente, 21 anni fa, c’era un pianoforte grancoda.
“Ma voi non c’eravate, perché siete tutti GIOVANI, a parte qualcuno che non indicherò.”
Claudio spiega di arruffianarsi il pubblico
21 anni prima c’era il grancoda ma all’inizio di questo tour ha trovato 3 pianoforti!
“L’avranno segato in 3 parti! Ma mi hanno assicurato che non è stato fatto del male a nessun pianoforte a coda!”
Il pianoforte – con suono di terra – che rappresenta il passato, tastiera – il piano elettrico con suono d’acqua – che rappresenta il presente e la clavinova che rappresenta il futuro.
“Specialmente in un teatro così come questo, davanti a voi, un musicista e un cantante devono pensare di proporsi con i propri arnesi del mestiere:
<un cuore e dieci dita>”
- Ore 21:21 Dieci dita – clavinova
La canzone che segue racconta un momento dell suo estremo passato, un giorno di agosto del 1950 “in quel mese – sembrano le sacre scritture – i miei genitori andarono in vacanza in un’isola del Mediterraneo – Ischia – dove sostennero di aver “fatto i fanghi” e venne concepito questo “popo di capolavoro”.
- Ore 21:33 Io dal mare
Claudio racconta quanto è difficile definire il presente e che l’uomo da sempre ha la smania di cristallizzare, intrappolare il presente e dopo le arti figurative grazie alla tecnologia l’uomo è riuscito a fermare il presente in un fermo immagine.
Questa tecnologia è arrivata anche nei teatri, ma a questo punto Claudio raccomanda al pubblico di non fare foto col flash poiché (lui le ha viste le foto!) appare come un fantasma, un ectoplasma.
“Ma io sono VIVO e SONO QUI!”
Simpatico siparietto finale: Claudio redarguisce simpaticamente uno spettatore su un palchetto che era impegnato con il suo cellulare acceso, e con una fastidiosa luce verde, dicendo:
se vuoi ti portiamo l’abat jour
Il signore, piccato, gli ha risposto, “tu ci devi fare un balletto”
e Claudio, divertito ma non troppo
lo farò
- Ore 21:47 Fotografie – tastiera
Il futuro è il tempo dei patti, delle promesse.
Sarà che il piano digitale ha questi suoni quasi di fuoco, di un falò che idealmente facciamo nei giorni di vigilia, ma anche dei suoni d’aria: è lo spazio che abbiamo ancora avanti per pensare alle vicende che potranno venirci incontro.
“Quel che in una canzone mi ha fatto dire: io ti amerò sempre, con tutto l’amore che posso.”
- Ore 21:53 Con tutto l’amore che posso
Claudio spiega che da sempre ricerca particolari e momenti in cui siamo stati bene per ricordarli (riportarli al cuore).
- Ore 21:59 Gli anni più belli – pianoforte
Claudio racconta che il presente significa “regalo/dono” e per i musicisti il regalo che fa il mondo da subito è la musica che produce il mondo, la natura, l’universo o con i rumori per esempio la pioggia che batte sui vetri
- Ore 22:05 Pioggia blu – tastiera
Claudio parla di quando farà l’ultimo concerto (e qui gioca coi dissensi del pubblico: NOOOOO GIAMMAI!) e si chiede come sarà e che canzoni farà e soprattutto cosa dirà, aggiunge che ha scritto una canzone che un po’ racchiude il senso del privilegio che ha avuto condividendo con noi il tempo che è la cosa più preziosa che si può donare e ci stringerà tutti in un abbraccio
- Ore 22:16 Tutto in un abbraccio – clavinova
Claudio ringrazia il pubblico a braccia aperte e simula un abbraccio
“Grazie x questo abbraccio”
Poi racconta che forse ha iniziato a fare questo mestiere perché aveva bisogno raccontare la sua vita, un po’ come facciamo tutti, i propri problemi a qualche amico, molti si rivolgono ad un professionista: uno psicologo, psicoterapeuta, uno psichiatra, uno psicoanalista insomma uno psicoqualcosa – quando il caso è grave anche tutti e 4 – e pagano.
Lui fa la stessa cosa raccontando le sue problematiche “i buchi del cuore” nelle canzoni e lo pagano.
Torna serio e spiega come sia strano che un autore si ritrova a somigliare ai protagonisti t v di una canzone scritta anni prima
- Ore 22:27 I vecchi – pianoforte
Se i teatri perdessero il soffitto e si potesse traguardare fuori…
- Ore 22:34 Stai su – tastiera
Claudio invita il pubblico a canticchiare il ritornello a labbra socchiuse, in modo lascivo e sensuale, quasi erotico
- Ore 22:43 Notti – tastiera
Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, come fossero mattoncini, si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo e che sarà composta.
- Ore 22:50 Dodici note – clavinova
Claudio dice che aveva pensato di fare a questo punto un intervallo ma… non lo farà, però potrebbe fare come in tv e mandare la pubblicità
- Ore 23:00 E adesso la pubblicità – tastiera
- Ore 23:07 Ora che ho te – pianoforte
Il futuro somiglia a un eterno andare, abbandonare il qui e muoverci verso l’ignoto che ci attrae e nel contempo pensare “io me ne andrei”
- Ore 23:13 Io me ne andrei – clavinova (con l’aiuto del pubblico come contro coro)
Claudio spiega che ha voluto bissare il giro dei teatri per poter racchiudere in ogni teatro qualcosa di bello e stupefacente e far succedere cose impossibili
- Ore 23:19 Acqua dalla luna – pianoforte
Ha raccontato tante volte la difficoltà di scegliere la scaletta, una vera e propria fatica perché non ci azzecchi mai e soprattutto perché lui ne ha scritte 350 (“ne conosco uno che ne ha scritte 6000 e tutte bruttissime!”).
Il problema è uscire dal teatro atteso da comitati e delegazioni senza una casa: “però QUELLA non me l’hai fatta!”.
Una volta le farà tutte, ma non sarà questa la volta.
- Ore 23:31 Quante Volte – tastiera
- Ore 23:39 Amori in corso – clavinova
In tutto questo traffico di amori in corso ci sono quelli che hanno amato e si son scottati e sono malati di un morbo terribile ed allo stesso tempo bellissimo
- Ore 23:45 Mal d’amore – pianoforte
- Ore 23:50 Poster – tastiera
Suona per il pubblico, che nella seconda parte lo accompagna cantando.
Claudio racconta che ha scritto una canzone come un’autobiografia cantata che chiude il nuovo album e gli ricorda chi è e dove ha cercato di ricordare tutto il suo percorso ed ha capito che la vita è come una specie di giostra e il tempo è un’estrazione da scandire e stasera lo farà con il metronomo
- Ore 00:00 Uomo di varie età – clavinova + metronomo
- Ore 00:05 Avrai – pianoforte
- Ore 00:11 Mille giorni di te e di me – clavinova
- Ore 00:17 Medley Amore bello / Questo piccolo grande amore / E tu come stai? – pianoforte.
Il pubblico va sotto al palco
- Ore 00:23 Sabato pomeriggio
- Ore 00:25 E tu – tastiera
- Ore 00:28 Strada facendo
Claudio ringrazia tutti coloro che lavorano con lui e che lo seguiranno in questo lungo giro e scherza dicendo che alla fine arriveranno a fare 50.000 km che è circa tutto il giro dell’equatore
Claudio redarguisce una spettatrice della prima fila con un:
Le hai controllate tutte? Sono venute bene?
- Ore 00:32 La vita è adesso – clavinova
Il pubblico si alza in piedi per cantare
Ore 00:37 Claudio ringrazia e saluta battendosi il petto e lanciando il proprio cuore.
“Abbiate cura del vostro passato e abbiate voglia del vostro futuro. E tenete ancora un po’ di questo presente. E considerate che potrete dire… IO C’ERO!
Esce dal palco sulle note di Tieniammente.
Grazie a Simonetta e Giuseppe per lo splendido supporto da Lucca
Nota di doremifasol: Claudio, anche in questo concerto, si è lamentato dall’inizio alla fine per i flash e fari che arrivano sul palco e gli creano problemi, ma senza successo.
Invitiamo anche noi ad eliminare i flash dai vostri cellulari. E’ molto semplice
Eccovi una piccola guida su come fare:
Come disabilitare il flash su iPhone
Per iniziare, apri l’app Fotocamera.
Nella parte superiore dello schermo, fai clic sull’icona della cerniera.
Appariranno tre opzioni:
Auto: In questa modalità, il flash si attiva solo quando necessario.
ON: Il flash si accende sempre.
off: Il flash non si attiva affatto, anche nella completa oscurità.
Metti su OFF
Come disabilitare il flash su cellulari Android
Avvia la fotocamera del tuo Smartphone e poi cerca l’icona a forma di lampo. Fai tap con il dito su di essa ed è fatta.
Prova a fare una foto per vedere se hai ottenuto il risultato sperato.
Hai assistito a questo concerto? Perchè non condividi con tutti noi il tuo materiale? Puoi inviarlo alla mail wop@doremifasol.org
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