16/05/2016 Nota di Claudio Baglioni
Il mio maestro delle elementari
un giorno spiegò che commuoversi
derivava da muoversi con.
Con qualcuno o insieme a qualcosa.
Venire coinvolti da un fatto preciso
o provare una forte emozione
o di gioia o più spesso di pianto
per un che di inspiegabile.
Non è che la classe avesse capito
un granché e cosa volesse indicare
con l’indice dritto per aria
quando subito dopo girò su di sé
e restando col dito levato
gli si storsero gli occhi
e cadde di botto per terra svenuto
con il sangue che usciva dal naso.
Rimanemmo impietriti sui banchi
senza neppure alzarci su in piedi
e senza sapere che caspita fare
finché il capoclasse prese la porta
e corse di fuori a chiamare il bidello.
Si trattò solamente d’un lieve malore
ma da quella volta noi piccoli diavoli
quando lui non guardava o era girato
fingevamo cadute e crolli e collassi
per prenderlo giusto per i fondelli.
E poi con la faccia di circostanza
sussurravamo “mi sono commosso”.
Ecco io oggi mi sono commosso.
Per quante persone e cure e parole
sono arrivate all’indirizzo del cuore.
Pensieri, messaggi, saluti e regali
per cui dire grazie non è già sufficiente
e nel ricordo non sarà mai abbastanza.
Per essere almeno sicuro di questo
mi sono messo in mezzo alla stanza
e con l’indice eretto e gli occhi barrati
mi sono avvitato in un mezzo carpiato
e poi piano piano per non farmi male
mi sono buttato sul pavimento.
Son rimasto così per dieci minuti
a ridere solo come un povero scemo
finché non mi sono venute le lacrime.
Ero commosso davvero.
Grazie a tutti coloro che s’erano mossi
per stringere un sogno e un girotondo
e poi insieme cadere tutti giù per terra.
Carissime Paola e Patricia, sono perfettamente d’ accordo con voi. Chi non ci capisce non sa cosa si perde.
Io ascolto le canzoni di Claudio da quando ero bambina, è l’ho sempre apprezzato come cantante e per quel suo modo di essere sempre dolce e carino con tutti.
Forse sono esagerata, ma da quando ricevo la sue note mi ritengo fortunata per avere Claudio nel cuore e per aver trovato tante persone che la pensano come me.
Brava Katia!! Non sanno cosa si perdono….non hanno idea dell’incanto che potrebbero vivere….in questo mondo così difficile….uno spicchio di paradiso….sono lontani da noi mille anni luce. Ciao carissima Buonanotte e anche a te…restiamo in ascolto! Patricia
Bellissimo commento Patricia..dal racconto della tua maestra alle parole sul nostro Claudio, che sono anche le mie
Anch’io ho fatto miei in questi ultimi mesi tantissimi commenti parole spunti battute di tutti noi appassionati di Claudio, molti anche dei tuoi Paola. Sei una cara persona. Abbiamo in comune una folgorazione che o prima o dopo molti hanno avuto…non si riesce a spiegare e spesso a parte una cerchia ristrettissima di persone che ho intorno (3/4)) la maggior parte non mi capisce sai? Diciamo che ricevo qualche sfotto’, ma a me non importa niente vado avanti per la mia strada e ho sempre Claudio e la sua immensità e tante brave persone con cui posso condividere i miei pensieiri.Ciao buona serata restiamo in ascolto!!!……Patricia
Buongiorno Claudio! Quanto avrei voluto farti gli auguri di persona e darti il mio più grande abbraccio!….se un giorno le congiunture astrali lo permetteranno….e come vorrei fare in modo che Roma non fosse lontana….
IerI, con la lettura della tua nota d’infanzia molto dolce e divertente, ho ricordato con nostalgia la mia maestra delle elementari.Ho il profumo della sua acqua di colonia ancora in memoria e le sue belle mani che mi accarezzavano le treccine. Aveva lo sguardo dolce buono ma malinconico ed era sempre vestita di nero. Non sapevo a 6 anni che la vita le aveva strappato un pezzo di cuore togliendole per sempre 2 dei suoi 4 figli e il marito in un incidente d’auto alcuni anni prima…allora i bambini venivano protetti dalla conoscenza di certe tragedie Dopo un anno, una mattina prima delle lezioni, le dissi che mi intristiva vederla sempre vestita così, il mio istinto infantile percepiva il lutto, le chiesi di mettersi su i colori e i fiori, che a lei sarebbero stati benissimo, volevo vedere il suo sorriso anche negli abiti che indossava. Rimase colpita tanto che mandò a chiamare la mia mamma raccontandole il fatto e promise che dal giorno dopo avrebbe tolto il lutto e ricominciato a vedere e ad amare la vita per ciò che le aveva lasciato, anche se le aveva tolto tantissimo. Disse che nessun adulto fino ad allora c’era riuscito a darle speranza, ma una bimba di 7 anni con ingenuità intuito e tenerezza era arrivata nel suo cuore e dentro la sua anima. Seppi questa cosa alcuni anni dopo quando fui in grado di capire e ancora oggi io sento la mia maestra presente nei miei giorni di luce e in quelli di buio . E dopo qualche anno ancora vidi in TV un certo ragazzo vestito di nero con gli occhiali che cantava Signora Lia…..allora lo chiamavano Agonia ma io sapevo che dietro quegli abiti scuri c’erano le vie dei colori da percorrere insieme….vedevo un mondo straordinario e tutto ebbe inizio……ti abbraccio. Patricia
un grazie noi lo dobbiamo a te per quello che ci dai sia con la musica sia con le tue note ,,,anzi poesie giornaliere,,,,,che ci fanno commuovere ogni giorno…un bacio e buona vita a te tvb